Il suo segno continua a fare scuola, ma Tullio Pericoli, disegnatore inimitabile, è ormai uscito dal mondo dell'illustrazione per entrare in quello dell'arte. Il suo sguardo 'fiammingo' riesce a coniugare esasperazione analitica e grazia formale. Il suo universo è popolato di oggetti e volti colti da una prospettiva sempre eccentrica, che getta nelle nostre menti un dubbio nuovo sulla loro origine e la loro fine. I lavori di Tullio Pericoli sono apparsi sul "Corriere della Sera", "La Repubblica", "L'Espresso". L'artista ha tenuto mostre personali in numerose gallerie europee e ha disegnato per l'Operhaus di Zurigo e per il Teatro alla Scala di Milano. In questa preziosa manografia vengono pubblicati per la prima volta i dipinti a olio e i disegni dedicati al paesaggio e realizzati negli ultimi dieci anni. Tre voci narranti accompagnano e commentano le opere presentate: sono quelle di Michele Mari, Marco Vallora, Giandomenico Romanelli.