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Descrizione

Ad Atene la crisi è palpabile, nel quotidiano come nello straordinario. Il commissario Kostas Charitos e la sua squadra sono sulle tracce di un gruppo omicida che fredda i corrotti e i faccendieri e si firma "I Greci degli anni ´50". Tutto prende le mosse dalla morte di un imprenditore greco-tedesco che ha tutta l´aria di un suicidio ma che non può essere liquidata come tale. Come se non bastasse, il commissario è costretto a proteggere la figlia avvocato dalla violenza squadrista di Alba Dorata, che l´ha presa di mira per il suo impegno nei confronti degli immigrati. Picchiata di fronte all´ingresso del tribunale, la giovane è finita in ospedale, ma ne è uscita ancora più determinata. Petros Markaris apre un nuovo capitolo della saga del celebre commissario con l´intenzione di raccontarci come un sistema in profonda crisi possa salvarsi tornando a quei valori di amicizia e solidarietà su cui si è sempre retto. Un giallo in cui il disincanto si mescola abilmente alla capacità di avvincere il lettore.

"Con i suoi gialli, Markaris ha fatto capire la Grecia di questi anni meglio di tanti articoli di giornale". La Stampa

"Sulla scia di Hugo, Zola, Dostojevski e Sciascia, lo scrittore greco usa il noir come espediente per raccontare la società". La Repubblica

Petros Markaris è nato a Istanbul nel 1937. Ha collaborato con Theo Angelopoulos a diverse sceneggiature, tra cui L´eternità e un giorno. Suo maggiore successo internazionale sono i romanzi con protagonista il commissario Kostas Charitos: Ultime della notte (2000), Difesa a zona (2001), Si è suicidato il Che (2004), La lunga estate calda del commissario Charitos (2007), La balia (2009), Prestiti scaduti (2011), L´esattore (2012), Resa dei conti (2013). Del 2010 è l´autobiografia Io e Kostas Charitos (2010); mentre il pamphlet Tempi bui, dedicato alla crisi della Grecia, è del 2013.

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