Già negli anni Trenta, quando scrisse "Addio a Berlino", Christopher Isherwood sosteneva di voler trasformare il suo occhio di romanziere nell'obiettivo di una macchina fotografica. Ma per lungo tempo - attraverso libri molto diversi fra loro, e spesso segnati dai personaggi fittizi o reali che raccontavano l'intenzione rimase una di quelle fantasticherie stilistiche che spesso gli scrittori inseguono per tutta la vita senza realizzarle mai. E invece nel suo ultimo romanzo - questo - Isherwood trasforma una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, in un'asciutta, e proprio per questo struggente, sequenza di scatti. Non è una giornata particolare per George: solo altre ventiquattr'ore senza Jim, il suo compagno morto in un incidente. Ventiquattr'ore fra il sospetto dei vicini, la consolante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una vita ma ormai inutili, e il desiderio di un corpo giovane appena intravisto ma che forse è già troppo tardi per toccare. Quanto basta per comporre un ritratto che non si può dimenticare, e che alla sua uscita sorprese tutti, suonando troppo vero per non essere scandaloso.
Un sofisticato e amaro ritratto di un giorno di vita di un professore universitario non più giovane, trovatosi improvvisamente solo dopo la scomparsa del compagno il cui spettro aleggia poco incisivamente nel corso di tutto il romanzo.
Tra odio (per i perbenisti che lo condannano), frustrazione (per i sogni che non ha la forza di realizzare) e passione (per il lavoro e per il contatto con gli studenti), il protagonista vive lo sconforto della mezza età e il rimpianto di quanto si è lasciato alle spalle, non aiutato in questo dalla disperata amica Charlotte, sua trasposizione al femminile.
Solo i giovani studenti, troppo immaturi e quindi al riparo dalla frustrazione di George, sembrano schivare il senso di opprimente ineluttabilità che pervade un romanzo dal finale altrettanto ineluttabile, benché imprevisto.
Lo consiglio.
Andrea Moretti - 13/11/2014 23:07