L'arte di Faulkner fu grandissima non solo in vasti e dilaganti romanzi come "Luce d'agosto" o "Assalonne, Assalonne", ma anche in certi racconti brevi e asciutti, di memorabile intensità. Storie di donne del profondo Sud, oscillanti fra la nostalgia, la follia e il 'noir' - ritratti in cui è incisa la cifra di uno scrittore di prodigiosa potenza. Questo libro ne raduna tre, "Una rosa per Emily", "Miss Zilphia Gant" e "Adolescenza", assumendo come titolo quello del più celebre di essi, che per molti è diventato il simbolo della narrativa di Faulkner, ossessivamente legata all'evocazione di un mondo svanito, quale appare a uno sguardo solitario, celato dietro la scena: "Di tanto in tanto la vedevamo a una delle finestre del pianterreno - aveva evidentemente chiuso il piano superiore della casa -, simile al busto scolpito di un idolo in una nicchia, che ci guardava oppure non ci guardava, era impossibile dirlo. Così passò da una generazione all'altra, amabile, ineluttabile, impervia, tranquilla e perversa".
La pazzia femminile raccontata da Faulkner, nei tre racconti, è sempre transitoria e cessa sempre con una morte. L'attenzione e la curiosità vista dall'esterno rappresenta sempre una spinta verso un percorso di normalità.Lo stile è elegante.
trivia75 - 18/09/2013 08:38