Mostri, bambole e alieni sono alcune delle icone inquietanti del progresso scientifico ottocentesco connesse ai vari tentativi di sperimentazione di vita artificiale e alla rappresentazione della diversità. Servono per esorcizzare il senso della complessità di un contesto culturale in mutamento e della sua percezione. Rappresentano le modalità in cui la cultura industrialista ha configurato l'immagine del progresso anche attraverso varie forme di rilettura del mito di Prometeo. Mostri, bambole e alieni sono stati creati e scoperti con l'utilizzo di conoscenze scientifiche meccanico-tecniche, metafore del fuoco che Prometeo ha rubato agli dèi e donato agli uomini, dopo averli creati, per renderli civili e indipendenti dalla volontà divina.