Con questo saggio Ruggero Pierantoni, studioso della percezione acustica e visiva, ha raccolto una sfida ambiziosa: gettare sulle immagini un 'altro' sguardo, che vada oltre il loro significato storico, artistico, simbolico. La sua riflessione evidenzia come da sempre l'uomo dia una forma precisa e codificata agli oggetti e ai fenomeni, anche quando questi non hanno una realtà percepibile, tangibile o addirittura non esistono, come nel caso delle creature fantastiche: "AI momento di cercare di comprendere la natura di un fulmine, la forma di un'onda, il cadere di una foglia, il vibrare di un atomo, il collasso di una galassia, altro non restava che tracciare un segno decentemente sottile su qualche superficie", scrive Pierantoni. "Questo libro vede, delle immagini, solo quelle che con commovente speranza gli uomini credevano necessarie per pensare con esattezza sulle cose, per calcolare i fenomeni, per mettere un pò di serietà in questo serraglio insensato di oggetti colorati che corrono da tutte le parti." L'iconografia che illustra il saggio spazia dalle immagini scientifiche a quelle tecniche, a quelle propriamente artistiche: gli anelli di Saturno, la Luna di Galileo, la forma e la composizione di atomi e cristalli, le elaborazioni grafiche delle più recenti teorie sulla forma dell'universo, nonché le illustrazioni di balistica, la pittura vascolare antica, Michelangelo e Vermeer, Max Klinger e Boccioni. Tra i disegni di tipo tecnico-ingegneristico spiccano i codici leonardeschi, ai quali Pierantoni dedica un'indagine minuziosa che rappresenta un'autentica novità.