Le lettere del prete Gianni, che incrociano il mito del Santo Graal fino ad arrivare a Marco Polo e Cristoforo Colombo. La "Donazione" di Costantino, falso storico alla base del potere temporale della Chiesa, giunto fino a Dante, che gli dedicò una terzina dell'"Inferno". I "Canti di Ossian", che hanno rivoluzionato la cultura mondiale con la potenza del Romanticismo. I famigerati "Protocolli dei Savi di Sion", che ancora godono di credibilità in ambienti estremisti...
La nostra recensione
La Storia, si sa, è una fabbrica di falsi e non solo quando a scriverla sono i vincitori. Dalle leggende ai documenti apocrifi, molto di quanto sappiamo o crediamo di sapere è costruito sulla pietra angolare della menzogna.
In un saggio avvincente come un romanzo, Errico Buonanno ci offre una storia universale dei falsi e delle bugie che hanno fatto l'Occidente. Grazie a una bibliografia ricca di fonti e documenti storici attendibili, Buonanno parla dei casi più eccellenti di realtà distorta: si parte dal Medioevo, quando l'imperatore di Bisanzio Comneno riceve una bizzarra lettera. A scriverla è il Prete Gianni, "grande monarca delle Indie, discendente dei re Magi che per ricchezze e valore superava tutte le creature che vivono su questa terra". Dalla leggenda alla Storia, il mito durò quasi 500 anni e in suo nome si mossero gli Stati più potenti al mondo. Ma il sorriso del lettore moderno, che passa dalla leggendaria donazione di Costantino alla nascita del kilt, fino ai documenti top secret sugli UFO, si spegne quando Bonanno svela la realtà del funesto I Protocolli dei Savi di Sion: un clamoroso falso, elaborato ad hoc per alimentare l'odio che condusse allo sterminio degli ebrei. Con Sarà vero Buonanno ci regala un saggio appassionante e gustoso, ma soprattutto un monito verso la forza del falso che cresce e si moltiplica, confondendo i sensi e cambiando la Storia.