"Spinoza è un punto talmente importante della filosofia moderna, che in realtà si può dire: o tu sei spinoziano, o non sei affatto filosofo". Con queste parole Hegel, nelle "Lezioni sulla storia della filosofia", compendia sia l'altissima considerazione in cui tiene la figura del "divin Spinoza", sia l'impossibilità di sottrarsi a un confronto teoretico con quella prospettiva filosofica. Tutto l'itinerario speculativo hegeliano è contraddistinto infatti da un confronto serrato con le nozioni chiave della filosofia spinoziana e, in particolare, da un ripensamento del suo concetto di sostanza. E tuttavia nella "Scienza della Logica" che avviene "la resa dei conti" finale con Spinoza. Il confronto con la sostanza spinoziana non ha qui valore episodico o marginale, ma incarna la questione teoretica che è al cuore dell'opera: il rapporto tra il finito e l'infinito, tra l'individuale e l'assoluto. Il volume esamina questo punto cruciale, ponendo l'accento sull'operazione hegeliana di riabilitazione dell'individuale, del finito, e in genere delle differenze, in una prospettiva che si discosta dalle tradizionali interpretazioni storiografiche del tema.