Questa "Via crucis", ispirata alle lettere pastorali del cardinal Martini, ci propone un Gesù che vive l'angoscia dell'umanità, la solitudine dell'uomo e rabbrividisce sentendo su di sé le violenze, le crudeltà, le maldicenze che continuano a compiersi. Nella proposta c'è un richiamo a leggere una possibilità di offrire risposte di significato all'inquietudine che accompagna i nostri giorni.