Il petrolio a 100 dollari al barile e la guerra dei gasdotti, la fame d'energia delle economie asiatiche e gli stili di vita dei paesi ricchi, le emissioni di gas serra e il cambiamento climatico: è lo scenario della sfida energetica che oggi il mondo intero deve fronteggiare. Una serie di concause, di varia natura, che hanno raggiunto un punto di criticità nel medesimo arco di tempo, hanno fatto dell'energia una questione squisitamente politica attinente sia alla sicurezza nazionale che alle relazioni internazionali con inevitabili tensioni tra paesi consumatori e paesi produttori. D'altra parte la crisi energetica ha colto i sistemi occidentali (ed europei in particolare) a metà del guado della loro transizione dallo Stato al mercato col rischio di sommare le inefficienze dell'uno a quello dell'altro. Di questi temi tratta il libro di Ciò, consapevole che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi ma che bisogna, in ogni caso, sgombrare il campo dai luoghi comuni: che il mercato valga a guarire da ogni male, che le risorse fossili stiano per esaurirsi, che quelle rinnovabili siano una panacea universale, che la ripresa del nucleare sia a portata di mano, che risparmiare energia sia più virtuoso che produrla (salvo protestare quando scarseggia).