Storia del Mediterraneo nell'antichità IX-I secolo a.C.

Quest'opera intende mettere il Mediterraneo al centro della riflessione storiografica. Pensare storicamente il Mediterraneo non è un'operazione ovvia: implica conoscere i suoi diversi volti nel tempo e comprendere come - per l'opera, la fatica, gli errori anche delle generazioni che si sono succedute - si è formato quel patrimonio a cui tutti attingiamo, gli abitanti delle rive di questo mare e, spesso, anche quanti vivono lontano da esso. Quali sono state le vie comuni e quali quelle divergenti, per opera di quali forze e di quali scelte. Il compito è reso ancor più difficile dal fatto che 'sempre' il Mediterraneo è stato luogo d'incontro delle tensioni più decisive dell'epoca, dell'elaborazione quindi di tendenze innovative di portata generale, e insieme ricco di aree e gruppi non coinvolti in questi dinamismi. Così che le componenti più diverse si sono trovate fianco a fianco, a volte convivendo a volte scontrandosi, tutte quante indispensabili per comprenderne le trasformazioni. Questo volume affronta il primo millennio avanti Cristo, un periodo decisivo della storia mediterranea, caratterizzato da dinamismi profondi, la cui traccia è ben sensibile ancor oggi. E' un'epoca nella quale assumono una fisionomia individuabile e un nome numerosi gruppi delle sue rive, mentre lo percorrono potenti movimenti di integrazione commerciale e poi di dominio politico. Fenici, Cartaginesi, Greci e Romani ne sono i primi protagonisti; ma apporti capitali danno anche Etruschi, Sardi, Celti, Iberi, Illiri, Traci, Aramei, Arabi, Ebrei. Le vicende dell'Egitto sono pienamente parte della storia mediterranea, come lo è la Persia, la cui presenza secolare sulle rive orientali ne ha marcato la storia, restandone a sua volta influenzata. Alla consueta visione di un'evoluzione lineare Oriente-Grecia-Roma se ne sostituisce una più complessa, nella quale i protagonisti si moltiplicano, e con essi le dimensioni di questo Mediterraneo. La stessa invenzione ed estensione dell'impero di Roma diviene oggetto di una valutazione ben differente, che ne coglie specificità locali e provinciali, integrazioni e opposizioni; anche qui con un effetto di ritorno sulla visione complessiva della vicenda di Roma repubblicana.

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