I venti anni che corrono tra i piú remoti (quelli su Procida, apparsi nel "Corriere italiano" del 1923) e i piú recenti (quelli su Roma, apparsi nel "Popolo di Roma" del '40-'41) degli scritti riordinati e compresi nella presente raccolta offrono la possibilità, pur limitatamente all'Italia, di seguire per intero la parabola del Barilli viaggiatore. Trattandosi di scritti apparsi inizialmente sui giornali dai quali furono richiesti come 'articoli', nella graduazione dall''elzeviro' alla 'corrispondenza', la loro scelta tra mucchi di ritagli fu condotta d'intesa con l'autore, e in alcuni punti rivelò l'opportunità di qualche taglio.