"Gli sfregi alla Costituzione, il massacro delle Istituzioni, la riabilitazione del nazifascismo, le leggi ad personam, l'occupazione dei mezzi d'informazione, le intimidazioni alla stampa libera, lo strapotere del denaro, il conflitto di interessi, l'aggressione alla magistratura, Previti, "Porta a porta", il Riformista, la moral suasion, "con la mafia si deve convivere", eccetera. Ci stiamo convivendo? La meteorologia misura il cambio del clima sul tempo che faceva ieri. Questo è il grande valore del diario di Alice Oxman: non è solo un imprescindibile documento del tempo appena trascorso, è un barometro per misurare il tempo che stiamo attraversando. O come dice con convinzione un personaggio metafisico della Rai, 'quando un giorno non è ancora finito e un altro non è ancora cominciato'." (Antonio Tabucchi)
"Il diario di Alice Oxman comincia in un turbinio di pettegolezzi che si mischiano con le manovre politiche. Ti viene in mente St. Simon alla corte del Re Sole. La differenza è questo luccicante Re Sole italiano, il primo ministro di queste pagine, Silvio Berlusconi, ha tutta l'aria di essere vicino al tramonto. Una delle domande di questo libro è sempre la stessa di tanti, non solo in Italia: alla fine andrà o non andrà in prigione? In questo diario le voci non si spengono. Cantante sui transatlantici, trafficone ai bordi del successo, poi all'improvviso, proprietario di un bel po' di editoria italiana e di televisioni. Oxman coglie questa storia italiana con il suo occhio americano attento a certi particolari che gli altri trascurano, e certo le è servito lo stare vicino a uno scrittore e politico come Furio Colombo, suo marito, quando era direttore dell'"Unità". C'è un punto di vista tagliente, in questa narrazione di un piccolo Cesare brillante e fatuo." (Gore Vidal)