Nella Città Santa il conflitto israelo-palestinese assume una dimensione eminentemente spaziale. Se la situazione politico-diplomatica appare da tempo in stallo, è proprio guardando alle trasformazioni dell'area urbana di Gerusalemme che si percepisce come la vicenda sia in continua evoluzione: il conflitto è combattuto giorno per giorno, in una guerra silenziosa in cui quotidiane sono le azioni che segnano l'avanzamento sul terreno di una fazione nei confronti dell'altra. Lo spazio urbano è, in questo quadro, contemporaneamente la posta in gioco e lo strumento della contesa. La relazione tra conflitto, potere e spazio è il filo conduttore che lega gli argomenti trattati nel testo.