Il presente volume offre uno sguardo sul quadro formativo dell'Italia liberale, in cui la scuola 'istituzionale', così come concepita dall'ideologia dell'epoca, ha la prevalenza, e qualsiasi attività formativa al di fuori della scuola c'è ed esiste solo in funzione della scuola stessa, che, concepita nella sua modalità del collegio, non è comunque ben vista di buon occhio da nessuno. Nè dalla famiglia, che, quando la accetta, lo fa perchè sa che, così com'è organizzata, spinge il ragazzo a voler tornare a casa, nè dal governo, che la teme perchè in potenza è foriera di disordini ed eversione. Eppure non se ne può fare a meno: non esiste uno Stato moderno e liberale senza scuola. Questo è il paradosso che anima il nostro Stato liberale nel XIX e nei primi anni del XX secolo.