Il postmoderno in Italia sconta a tutt'oggi una ingiustificata e risibile diffidenza, in particolare in ambito di critica letteraria. Ma guardando proprio alla produzione letteraria databile all'incirca tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta si scorge quanto mai approssimativa e semplicistica la tesi che vuole e ha voluto fino ad oggi un postmoderno effimero ed euforico. Da questa consapevolezza prende le mosse il presente lavoro, conscio di fungere da apripista su di un terreno, quello della critica letteraria, che è praticamente tutto da battere, dall'analisi critica del romanzo sperimentale del Gruppo 63, allo sperimentalismo di Luigi Malerba, ripercorrendo l'attività letteraria di Manganelli e il rapporto con la tradizione dei nuovi narratori siciliani.