Il testo offre l'opportunità di una esplorazione clinica sui temi della temporalità umana, dell'analisi con pazienti terminali, dell'inscindiblità della vita personale e del mito; così come offre suggestive riflessioni sulla vita e i suoi terremoti. Ma il libro è anche una lezione di metodo, là dove viene proposto un modello operativo per affrontare la catastrofe "emotiva", soprattutto quella originaria e meno controllabile che proviene dal corpo e alla quale, in quanto umani, siamo inevitabilmente esposti.