Il volume presenta l'azione del governo Saracco, ignorato dalla storiografia italiana, che lo ha sempre considerato un governo di transizione tra la crisi di fine Ottocento e l'età giolittana. Tuttavia Saracco, pur non avendo una solida maggioranza parlamentare, aveva il sostegno del re, del Senato e di una parte dei deputati ed elaborò un programma che avrebbe potuto essere appoggiato dai liberali. Il testo analizza le direttive politiche del ministero Saracco e l'operato dei suoi principali esponenti, tra cui il ministro del Tesoro Rubini, le cui dimissioni provocarono la crisi dell'esecutivo. Sono approfondite inoltre le strategie politicoparlamentari dei leader più autorevoli durante il governo Saracco.