Opera ormai classica, questo volume rientra a pieno titolo nel novero di quei lavori che hanno valore fondativo, nel senso che dissodano e rendono produttivo un terreno incolto, mai esplorato, spesso un'area di confine tra discipline diverse. Il libro si occupa dell'organizzazione politica di una società di uomini liberi, ma la sua metodologia, il suo apparato concettuale e analitico derivano essenzialmente dall'economia. Al centro dell'attenzione è il calcolo razionale degli individui allorché occorre scegliere le prime regole della convivenza democratica, ovvero i suoi fondamenti costituzionali, sulla base dei quali verranno prese tutte le decisioni successive. Tra i contributi che hanno dato corpo alla tradizione dell'"individualismo metodologico" (secondo cui i singoli costituiscono l'unità di analisi fondamentale, mentre l'azione collettiva è la risultante dei loro comportamenti), lo studio di Buchanan e Tullock indaga il problema crucile delle modalità di aggregazione delle scelte individuli nel costituirsi o rifondarsi di una comunità politica. Una problematica di particolare attualità per il nostro paese in questa che si avvia ad essere una nuova fase costituente.