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Tra i tantissimi ammiratori di Joe R. Lansdale esiste uno "zoccolo duro" che ha sempre avuto un debole per la serie di romanzi che ha per protagonisti Hap (bianco, liberal e donnaiolo) e Leonard (nero, conservatore e gay). Da "Una stagione selvaggia" a "Sotto un cielo cremisi", i due detective dai metodi a volte spicci ma dall'etica (a loro modo) immacolata sono passati per ogni sorta di avventura, uscendone spesso malconci, sempre ilari e innamorati della vita e del loro mondo. La stessa cosa che accade in queste tre novelle - "Le iene", "Veil in visita" e "Una mira perfetta" - nelle quali Hap e Leonard devono vedersela con una banda di rapinatori senza scrupoli, con la Dixie Mafia, con gli spacciatori di crack. E con la legge, sempre meno propensa a tollerare che i casi loro assegnati finiscano regolarmente in una ridda di liti, scazzottate, sparatorie.
Non ci sono dubbi: Hap Collins e Leonard Pine sono una coppia perfetta, certo anche altrettanto strana, comunque funziona, e molto bene. Lo sanno i tanti appassionati lettori delle avventure di questi due investigatori un po’ folli (e simpatici) un po’ saggi (e scorretti), inventati dalla fervida e torrenziale fantasia di Joe R. Lansdale, lo scrittore texano che passa con disinvoltura dall’horror alla fantascienza, dal noir alla crime story. Hap e Leonard sono profondamente diversi tra loro ma straordinariamente uguali; entrambi sono animati da un discutibile quanto efficace senso della giustizia e risolvono i casi disperati che si accollano - nessun altro lo farebbe, probabilmente - con sagacia e sprezzo del pericolo, e nel farlo non disdegnano, anzi privilegiano, le maniere forti: scazzottate e sparatorie non mancano mai. Come non mancano le scene esilaranti, i duetti quasi comici che i due amici si concedono, spesso con la partecipazione di Brett, la focosa e brillante compagna di Hap, il cui contributo alla soluzione dei casi è a volte determinante. Anche in questi tre racconti, riuniti appositamente per l’edizione italiana, Hap e Leonard finiscono per addentrarsi in territori pericolosi, sempre oltre il limite della legalità, ma sempre per ristabilire un ‘ordine’ altrimenti arduo da raggiungere. In Veil in visita, piccolo gioiello di legal thriller, è Leonard a dover essere tirato fuori dai guai, e dalla galera, accusato (giustamente, del resto) di aver dato fuoco per la quarta volta a una casa rifugio di spacciatori di crack. Iene e Una mira perfetta sono invece due chiari esempi del singolare modo di agire di Hap e Leonard che li ha resi così amati e popolari: siano essi alle prese con una brutale banda di rapinatori o con la spietata mafia del Sud degli USA, Hap e Leonard vanno dritti verso il loro obiettivo, anzi, visto come spesso finiscono le loro avventure, verso il loro ‘bersaglio’.
Antonio Strepparola
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