Partendo da un'analisi degli eventi politici e militari legati alla gestione delle crisi nei Balcani e alla campagna aerea della Nato contro la Repubblica Federale Jugoslava, viene disegnato il quadro dei problemi e delle prospettive della Politica Europea di Sicurezza e Difesa (Pesd) e della concreta capacità di intervento militare di cui l'Unione Europea dovrebbe dotarsi entro il 2003. Lo strumento militare italiano viene in questo contesto analizzato per verificare la sua capacità di sostenere la politica estera che il Paese intende mantenere, e la capacità di salvaguardare e difendere i suoi interessi di sicurezza negli anni 2000, oltre alla piena integrazione alla futura Forza Europea di Rapido Intervento (Feri). Tra gli argomenti affrontati dal volume: il divario tra le capacità militari dell'Europa e degli Stati Uniti; i progressi compiuti dall'Unione Europea da Maastricht a Helsinki; il problema di un'eventuale dissuasione nucleare a sostegno della Pesd; la capacità operativa delle forze militari italiane, nel presente e nel prossimo futuro.