Il tema dei fondi hedge risulta, da ormai diversi anni, in cima all'agenda dei regolatori internazionali. La loro appartenenza al settore dello shadow banking e gli effetti sistemici che ne possono derivare impongono una riflessione e una analisi quanto mai seria e approfondita su detto fenomeno. Il presente volume si propone nello specifico di analizzare quel sotto-comparto dei fondi hedge cosiddetto attivista, ovvero quei fondi che entrano nel capitale delle società quotate con percentuali "qualificate" e impongono scelte e cambiamenti strategici al management o agli azionisti di maggioranza, al fine di realizzare palesi miglioramenti nel processo di creazione di shareholder value. Il tema viene affrontato in senso critico e scientifico, ponendo in evidenza limiti e potenzialità che caratterizzano l'agire di questi operatori. Il testo offre altresì un'ampia panoramica sul settore tanto a livello nazionale che internazionale. La parte conclusiva del volume avanza infine l'ipotesi della costituzione di una bad bank nazionale sottoscritta proprio dai fondi hedge attivisti.