"Fratello universale" così Paolo VI definì Charles de Foucauld (1858-1916). E lo è stato realmente per tutti, soprattutto per i più poveri e abbandonati. Nel 1876 si arruola nell'esercito, ma si congeda nel 1882 per un viaggio di esplorazione nel Marocco dove la fede dei musulmani più poveri lo spinge a interrogarsi su Dio. Ha inizio così un lungo periodo di conversione: si reca in pellegrinaggio in Terra Santa, trascorre 7 anni in una trappa e 4 anni da eremita presso le Clarisse di Nazareth, dove matura la propria vocazione: consacrare la vita in testimonianza di Cristo ai più poveri fratelli dell'Islam. Ordinato sacerdote nel 1901, si trasferisce nel Sahara. Nel 1916 muore assassinato da una banda di razziatori.