Grazie a questo saggio critico di Giovanna Angelini, vengono riproposte la vita e l'opera di Gabriele Rosa, unitamente a una antologia dei suoi scritti che ripercorrono quel mezzo secolo tormentato che va dal 1848 fino alla vigilia del 1898. Ne esce il pensiero politico-sociale di Rosa, convinto dell'indissolubile binomio "rivoluzione e democrazia", ma convinto altresì della necessarietà di un coinvolgimento di tutti gli strati popolari.