Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: "Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione". Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l'alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.
descrizioni molto dettagliate dell'ambiente rendono la letture piacevole soprattutto perché vengono utilizzati odori e suoni. una storia struggente che può far riflettere sulla condizione della donna al tempo di Marianna Ucria
La lunga vita di Marianna Ucrìa
Anna Acquaro - 21/10/2013 20:51
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descrizioni dettagliate dell'ambiente circostante rendono particolare il libro soprattutto perché le descrizioni riguardano i profumi e il tatto. una storia struggente che può far riflettere sulla condizione della donna al tempo di marianna ucria.
Anna Acquaro - 21/10/2013 20:52
Anna Acquaro - 21/10/2013 20:51