Giovanni Lotario dei conti di Segni nacque nel 1160 ad Anagni. Eletto papa nel 1198 col nome di Innocenzo III, promosse in modo così efficace la supremazia del potere spirituale su quello temporale da guadagnarsi dai contemporanei l'epiteto di "stupor mundi" e dagli storici il credito di vero fondatore dello Stato della Chiesa. Educato da giovane a Roma e, in seguito, a Parigi e a Bologna, Lotario acquisì una formidabile cultura che doveva poi illuminare la sua straordinaria attività pratica e teorica. Di quest'ultima è esempio il "De miseria humane conditionis", da lui composto nel 1195 quand'era ancora cardinale. L'opera è stata tradotta da Carlo Carena, cui si deve anche una nota al testo, un apparato storico-critico e un'introduzione che ne mette in luce la valenza teologico-culturale, ne rintraccia il ruolo nell'ambito delle opere dedicate al tema del "disprezzo del mondo", e ne illustra la fortuna attraverso i secoli. Il testo latino è quello stabilito da Michele Maccarrone nel 1955. Il ritratto di Lotario di Segni è di Nani Tedeschi.