Pazientare, saper attendere è un segno inconfondibile di umana maturità. Tutti siamo quotidianamente costretti a "vivere di pazienza", nelle più svariate situazioni di esistenza. Occorre imparare a non cedere troppo facilmente al nervosismo, alla fretta smodata, allo sconforto di fronte alle 'prove' che di continuo ci assalgono. La pazienza è un'arte, una virtù da apprendere e da praticare. È come se ogni giorno dovessimo imparare di nuovo a sillabare questa parola, come una pianticella che va curata con attenzione costante. A tale scopo occorre ricuperare la preziosa capacità del silenzio, come condizione per tornare ad abitare la nostra 'dimora interiore', finalmente liberi, anche solo per pochi momenti, dalla frenesia inquieta, dalla superficialità, dall'ossessivo e improduttivo agitarci per troppe cose. Di grande aiuto saranno il ritrovato gusto e tempo per la preghiera e l'affidarsi fiducioso alla provvidenziale bontà di Dio.