Dai tempi di Descartes, le scienze dimostrative sono ritenute il regno della razionalità, mentre tutto ciò che non è dimostrabile viene relegato all'ambito dell'irrazionale. Così l'etica, la sociologia, il diritto, la psicologia, la retorica sono rimaste escluse dalla logica in senso stretto. La teoria dell'argomentazione si propone di reintrodurre la razionalità in tutte le scienze dell'uomo, che operano con mezzi di prova non dimostrativi. I problemi connessi con l'argomentazione interessano varie discipline: dalla letteratura (la stilistica) alla sociologia (la comunicazione all'interno di un gruppo sociale) al diritto e alla psicologia. La teoria dell'argomentazione li affronta tutti da un punto di vista suo proprio come logica delle scienze non dimostrative. Apparso alla fine degli anni Cinquanta, questo trattato ha rapidamente acquisito l'autorità di un piccolo 'classico' sull'argomento. Come ha scritto Norberto Bobbio presentando l'opera ai lettori italiani, essa pone le basi di una teoria dell'argomentazione, e "contiene un ampissimo censimento repertorio di argomenti schedati, classificati e confrontati gli uni con gli altri secondo una veduta d'insieme".