"Per cambiare la politica dobbiamo mettere in discussione le bugie vitali su cui poggiano le nostre esistenze".
L'individuale, il locale e il globale sono inestricabilmente intrecciati, ma non sempre si è portati a stabilire connessioni tra le proprie vite individuali e i poteri piú estesi che le configurano. Cosí passività e indifferenza contribuiscono ad alimentare lo sgomento collettivo che regna nel mondo. In un libro fortemente inconsueto che mescola l'attualità, l'analisi della società e la storia, Paul Ginsborg disegna il tracciato di una politica al futuro: che sappia scoprire e reinventare ideali riconoscendo gli stretti legami che intercorrono tra i valori universali e i comportamenti quotidiani. L'autore ci invita a ripensare le decisioni che prendiamo in famiglia, a vagliare responsabilmente il genere di beni che consumiamo, a misurare la qualità della democrazia che possiamo esercitare. Quasi un manifesto, questo ultimo lavoro di uno studioso impegnato nella società civile: tratteggia il profilo di "un mondo diverso ma possibile" e apre una discussione senza pregiudizi su come cambiare la politica.