Prima liceo, 1947. Perché Mario, conquistatore di donne, è tenuto a distanza da Ferdinando che ama in segreto proprio ragazzi come lui? Lo si capirà solo alla fine. Ferdinando perde la testa per uno sportivo più bello e più sano ma totalmente incolto, Mario innamora una nipote di duchessa in uno strambo salotto nobiliare e comunista. Quando il reciproco bisogno di confidenze li avvicina, l'affetto sincero degenera in una spirale sadica e masochistica di terribile violenza. Entrambi ne escono annientati. Una storia trascinante che non nasconde i suoi debiti (il romanzo breve francese, Stendhal, la Carmen di Bizet), e dove l'ironia filtra le scene più divertenti come le più crudeli. Ci cattura per la rilucente bellezza e l'originale velocità dello stile, ci da da riflettere sul fondo bisessuale di noi tutti quale lo vedeva Freud.