25 luglio 1943. All'annuncio della destituzione di Benito Mussolini, folle festanti invadono le città italiane. L'esito disastroso del conflitto in cui il capo del fascismo ha trascinato il paese ha capovolto il mondo di certezze che il regime aveva costruito in vent'anni. Tutti sono convinti che la fine della guerra sia ormai imminente. Quando però, l'8 settembre, finalmente arriva l'armistizio con gli alleati, è subito chiaro che il peggio comincia proprio in quel momento. E in questo clima drammatico che si incrociano le vite di alcuni giovani: Alberto, che dalle battaglie in Africa settentrionale è tornato invalido e pieno di amarezza e di rancore; suo fratello Eugenio, ancora pronto a battersi e sacrificarsi per il suo ideale fascista; Anita, loro sorella adottiva, militante comunista, e infine Stefano, che già ha combattuto contro il fascismo in Spagna. Le loro storie sono parte della nostra storia. Storie di vincitori e vinti, di vittime ed eroi, di uomini e donne posti di fronte a scelte irrevocabili e dolorose, che li contrappongono in una atroce guerra civile. Senza falsa retorica o facili ideologismi, Guido Cervo mette la sua penna di formidabile narratore storico al servizio di una delle pagine più drammatiche della nostra memoria nazionale, dando voce, carne e sangue a una galleria di personaggi indimenticabili.
Le vicende di una famiglia milanese divisa da scelte politiche e di vita durante la seconda guerra mondiale. L'onore e la disillusione, la pietà e la sopravvivenza si intrecciano sino al ritorno a casa del patriarca in una Milano ferita dal conflitto.
Bandiere rosse, aquile nere
fabioresti - 28/02/2017 20:24
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5
Le vicende dei protagonisti di una famiglia, divisa dalla guerra, l'onore e la disillusione, le scelte praticate in un periodo storico pieno di incertezze, il ritorno in una Milano ferita dal conflitto.
Bandiere rosse, aquile nere
Davide Dall Angelo - 24/07/2016 10:07
5/
5
Ottimo romanzo storico, che tratta delle vicissitudini dei membri di una famiglia durante il terribile periodo 1942-45 che divise l'Italia sia fisicamente che ideologicamente. E come l'Italia anche la famiglia protagonista del romanzo si trova divisa dalle scelte di campo fatte dai suoi membri. E' un libro scritto senza ipocrisie ideologiche ne per una ne per l'altra parte, mai pesante e che si legge tutto d'un fiato nonostante le 700 pagine. Il contesto storico e il background dei personaggi è realistico. Finalmente dopo più mezzo secolo si può forse fare storia e letteratura sulle vicende di questo paese dopo l'8 settembre e questo libro dimostra ampiamente quanto questo pezzo di storia sia molto più complesso di quello che ci insegnano a scuola.
fabioresti - 28/02/2017 20:28
fabioresti - 28/02/2017 20:24
Davide Dall Angelo - 24/07/2016 10:07