Il testo costitusce una vera e propria storia della sociologia politica italiana, dalla costituzione dello Stato nazionale al fascismo, agli studi successivi al 1945. La sociologia politica infatti, dopo la crisi di interesse negli anni Settanta, conosce oggi una reviviscenza di interesse e un sensibile aumento delle ricerche; ecco la ragione per la quale diventa oggi necessario ricostruirne la storia, che prende le mosse dalle prime analisi statistiche elettorali, dagli studi della "Rivista italiana di sociologia", dal "Dizionario di politica" del Partito fascista. Ciò che emerge da questa visione diacronica è il mantenimento di una funzione costante della disciplina, intesa come strumento di analisi delle contraddizioni sociali e delle volontà reali della società civile, al fine di informarne la classe politica e di sollecitarne l'azione.