Nel tentativo di tracciare un profilo identificativo del "surreale" (inteso qui come categoria critico-estetica, sovratemporale e perciò preesistente al Surrealismo-movimento) si vanno definendo in questo libro i principi teorici e le dinamiche che sottendono alla composizione di un'architettura fortemente destabilizzante, strumento di conoscenza prima che oggetto d'uso, luogo fisico in cui l'immaginazione viene sottratta alla logica e alle convenzioni per essere definitivamente consegnata "all'assurdità immediata, [...] fonte non trascurabile di godimenti". Francesca Rinaldi vive e opera come architetto a Napoli.