Originariamente apparsa nella raccolta "Filastrocche in cielo e in terra" nel 1960, questa poesia dimostra una volta di più le capacità di Rodari di guardare le cose con occhi diversi. Abituato a giocare con le parole in rocamboleschi esercizi di fantasia, Rodari dedica anche ai numeri uno sguardo disincantato e semplice, quello che fa intuire le grandi verità delle piccole cose. Come quella di un povero Zero che da solo non vale nulla, ma accanto a un Uno può Fare nientemeno che un Dieci! Età di lettura: da 5 anni.
Gianni Rodari nacque il 23 ottobre 1920 a Omegna, sul lago d'Orta. Il padre Giuseppe Rodari era fornaio e possedeva un negozio nella via principale di Omegna, la madre Maddalena Aricocchi lavorava con il marito in bottega. Essendo entrambi molto impegnati, il giovane Gianni fu accudito e cresciuto da una balia di Pettenasco.
A Omegna frequenta le elementari, ma nel 1929 in seguito alla morte del padre avvenuta per una broncopolmonite, è costretto a trasferirsi a Gavirate, il paese natale della madre, insieme al fratello Cesare.