Ci sono romanzi che toccano corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. E quello che accade con "L'Arminuta" fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche più care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.
La recensione del libraio
Attraverso gli occhi dell'arminuta l'autrice ci fa immergere in un tempo passato per farci vivere una storia profonda; le descrizioni accurate riescono a risvegliare i cinque sensi e far provare al lettore le stesse emozioni della protagonista.
Laura Carretta, Mondadori Bookstore Legnano (MI)
Un romanzo di formazione, ambientato in Abruzzo, in bilico tra la costa e l'entroterra, in bilico come la protagonista, l'arminuta, tra la famiglia affidataria e la sua natale, tra l'abbandono e il ritorno. Un libro che, fin dalle prime parole, ti accarezza la pelle e ti scalda il cuore.
E’ la storia di una donna, una ragazza che si ritrova orfana di due famiglie. Una scrittura dal timbro unico, trama spigolosa ma piena di luce, una storia potente da leggere d'un fiato.
Anna Maria Regazzoni, Mondadori Bookstore Lecco (LC)
L'Arminuta, la ritornata. Una ragazzina dalla famiglia adottiva torna a quella originaria passando dalla richezza alla povertà, non solo materiale ma anche morale. Solo grazie alla propria determinazione, aiutata dalla sorella minore, riuscirà a comprendere le motivazioni dietro a quel suo ritorno. Libro splendido dedicato a chi cerca la verità delle proprie radici attraverso l'amarezza del presente..
Barbara Fanucci, Mondadori Bookstore Montecatini Terme(PT)
Nata ad Arsita il 5 gennaio 1962 in provincia di Teramo, Donatella Di Pietrantonio è una delle scrittrici più amate della letteratura contemporanea italiana. Arriva alla scrittura non subito, infatti da Teramo si trasferisce dapprima a L’Aquila dove si laurea in Odontoiatria nel 1986 e successivamente a Penne, in provincia di Pescara, dove ha esercitato la professione di dentista pediatrico.
Il suo esordio va fatto risalire al 2011 quando pubblica il romanzo Mia madre è un fiume, ambientato nella terra natale. Questa caratteristica di
Un libro malinconico, amaro. I personaggi ti entrano nel cuore e partecipi ai loro dolori, alle delusioni e alle loro gioie. Bellissimo!
L'Arminuta
carletta.d - 30/08/2017 14:52
3/
5
Libro molto piacevole e scorrevole, personaggi ben descritti, rimane difficile immedesimarsi in una realtà di abbandoni e rifiuti familiari, ma poi si intuisce chiaramente che si tratta di una realtà rurale non troppo lontana dai tempi nostri. La forza del libro è la stessa della protagonista che accetta il suo destino fino in fondo quasi fino a preferirlo alla sua origine.
L'Arminuta
mau1960 - 14/07/2017 11:51
3/
5
Grande romanzo, con fortissima ambientazione abruzzese.
L'Arminuta
virginia2302 - 28/03/2017 23:52
3/
5
Questa storia inizia con una ragazzina che viene lasciata davanti ad una porta con una valigia scomoda ed una borsa piena di scarpe confuse, ad attendere che la sua famiglia sconosciuta la accolga in quella casa in cui è nata ma che semplicemente non è la sua. Ad aprirle è una bambina che è sua sorella ma che non aveva mai visto prima, all'interno trova una madre naturale che però non è la stessa madre che l'ha cresciuta. Tutto chiaro fin qui? Volete sapere il suo nome? Per tutti lei è L'Arminuta, la ritornata, e qui comincia la sua avventura fatta di menzogne e speranze disattese, di un duplice abbandono e di accettazione, ma anche di quella forza che deriva dagli affetti che vanno oltre i soli legami di sangue, il tutto visto attraverso gli occhi della prima adolescenza, quando il tempo della spensieratezza inizia ormai a svanire e ci si ritrova cresciuti.
Non lo nego, questo libro mi ha davvero emozionato! L'autrice utilizza uno stile narrativo che personalmente adoro: asciutto ma non apatico, aspro e schietto come la profondità del racconto esige per esprimere al meglio la propria intensità, è quel tagliente che lascia il segno e si tratta di un segno che, credetemi, rimarrà a lungo dentro di me. #lamiarecensione -
L'Arminuta
luisa ballestrazzi - 14/03/2017 16:21
4/
5
un libro che ti entra dentro per come vengono descritti personaggi e per quanto ti immedesimi nella protagonista.
Fabia Consorti - 15/09/2017 23:16
carletta.d - 30/08/2017 14:52
mau1960 - 14/07/2017 11:51
virginia2302 - 28/03/2017 23:52
luisa ballestrazzi - 14/03/2017 16:21