L'acqua, il tempo, l'albero, un'entità ultraterrena, un sistema razionale, il fanciullo divino. Ciascuna delle sei storie illustrate e raccolte nell'horror filosofico "8 novembre", evoca simboli e immagini che accadono sempre nel "passaggio" da una realtà conosciuta ad una misconosciuta: l'ignoto che destabilizza le certezze conquistate dall'uomo in migliaia di anni, diventa tangibile e drammatico e il tempo, vero dio-protagonista, stabilisce uniformemente il rapporto universale delle cose impedendo all'essere umano di assolutizzarsi su ciascun altro elemento.
Questa di Diego Visentin, una raccolta di racconti, alcuni dei quali completamente nuovi, accompagnati da una serie di disegni ben fatti, ricchi di aneddotti, storie, rivelazioni e suspance finale. La mia favorita "La sveglia di nonna Ester", me ne sono innamorata. Anche le altre, davvero belle storie. Ecco non lo prenderei per leggerlo in spiaggia! Ciao!!!
raffaellasanzia - 15/06/2017 15:41