Un insieme di personaggi, storie di Tigullini e di Genovesi dell'Ottocento e di oggi, con l'amore per il loro mare, e con le loro donne indipendenti e coraggiose. Erano donne di marinai e di pescatori, e nessuno le accompagnava per la strada: era per distinguersi da esse che le "bagasce" portavano sugli abiti le mezzemaniche gialle. "Genova, città delle belle donne", si diceva: e le "belle donne" erano le streghe- erboriste, che curavano i malanni della famiglia con le erbe che un tempo nascevano nei carruggi. Le stesse streghe che appaiono nella commedia per ragazzi in appendice: "Il tesoro perduto delle streghe".