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Andreotti. La vita di un uomo politico, la storia di un'epoca - Massimo Franco
Andreotti. La vita di un uomo politico, la storia di un'epoca - Massimo Franco

Andreotti. La vita di un uomo politico, la storia di un'epoca

Massimo Franco
pubblicato da Mondadori

Prezzo online:
20,00
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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Pur non avendo più ruoli di governo o cariche istituzionali, Giulio Andreotti sembra incombere tuttora sulla scena politica italiana. Perché? Forse perché è diventato, a torto o a ragione, la personificazione dell'uomo di potere: una condizione che lo colloca in una dimensione atemporale e, dunque, sempre 'attuale', tanto da farlo apparire come la metafora vivente di un'Italia in cui il passato non è mai solo passato. Scriverne la biografia significa, quindi, analizzare un'epoca che proietta le sue rughe e le sue trame sul presente, ma anche attraversare novant'anni di fascismo, monarchia, democrazia; e incrociare pontefici, capi di Stato, uomini politici, magistrati, preti, suore, attrici, mafiosi, galoppini. Massimo Franco affronta questa sfida seguendo la silhouette curva di Andreotti nei passaggi cruciali e nei meandri di buona parte del Novecento. E racconta come sia potuto accadere che il ragazzo definito da Alcide De Gasperi "un giovane vecchio" si sia trasformato nel simbolo più controverso della politica italiana. Ha ritrovato pagelle ingiallite, vecchi libretti universitari e una straordinaria galleria di fotografie (alcune inedite, altre dimenticate), ha parlato con protagonisti e comparse dell'andreottismo, ha scovato documenti riservati negli archivi dell'Istituto Luigi Sturzo, a cui il senatore a vita ha consegnato le sue carte, e ha incontrato i magistrati che lo hanno accusato e gli avvocati che lo hanno difeso. Infine, ha avuto il privilegio di raccogliere le sorprendenti confidenze della famiglia, rimasta finora trincerata in una riservatezza che sconfina nell'anonimato. A emergere con forza è la storia di una dura lotta per la sopravvivenza - secondo Elias Canetti, "la situazione centrale del potere" - ed è proprio da grande sopravvissuto del potere che Andreotti incarna oggi i valori e il dramma di una parte moderata del paese, in bilico fra vecchi e nuovi ancoraggi, nella cui indifferenza ostile alla Seconda Repubblica si indovinano l'amarezza e la frustrazione di una nomenklatura e di un mondo spazzati via dopo aver vinto la guerra fredda contro il comunismo. Così, se l'esito dei suoi processi diventa la più clamorosa prova del rapporto irrisolto fra sistema politico e magistratura, l'attrazione quasi morbosa che esercita il suo mito lascia intravedere non ciò che è stato Andreotti, ma piuttosto quello che continua a essere l'Italia. Alla fine, del senatore a vita più chiacchierato del dopoguerra resta indelebile l'immagine del guardiano di un eterno Purgatorio di verità affondate nelle pieghe più recondite della nostra storia e gelosamente custodite nel timore che possano aprire le porte non del Paradiso, ma dell'Inferno.

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