I saggi raccolti in questo volume trattano di figure centrali nello sviluppo del pensiero politico nel periodo che va dall'età napoleonica al fascismo. I pensatori studiati sono colti in un momento particolarmente significativo della loro esperienza personale e politica, un punto di rottura che dà luogo a una trasformazione irreversibile nel loro modo di pensare la politica, un "anno di svolta". Soffermandosi su Johann Gottlieb Fichte, Antonio Rosmini, James e John Stuart Mili, Karl Marx, Alexis de Tocqueville, Friedrich Engels, Lenin, Giovanni Gentile e Benedetto Croce, il libro affronta i temi dell'identità nazionale e della stabilità internazionale, del liberalismo, del socialismo e dell'autoritarismo, dell'equilibrio sociale, della rivoluzione e della guerra, nel cammino difficile, conflittuale e spesso tormentato dell'Europa verso il pluralismo e la democrazia rappresentativa. Hanno collaborato al volume Paolo Armellini, Giovanni Dessi, Franco M. Di Sciullo, Marcelle Mustè, Maria Pia Paternò, Rocco Pezzimenti, Pasquale Serra, Mario Tesini e Roberto Valle.