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Descrizione

La Seconda guerra mondiale non comincia nel 1939 ma almeno un anno prima, con l´invasione tedesca di Austria e Cecoslovacchia. E, soprattutto, finisce ben oltre il 1945, come sostiene in questo avvincente saggio lo storico Ian Buruma. Infatti, dopo l´iniziale euforia per la cessazione delle ostilità, compaiono presto tutte le problematiche che il 1945 ha ineluttabilmente trascinato con sé. Emerge il dramma delle decine di milioni di profughi, di sopravvissuti ai campi di sterminio e di prigionieri di guerra, piegati al giogo della fame, delle malattie e della disoccupazione. Si compie il destino del popolo polacco, passato dalla dittatura nazista a quella sovietica. Gli ideali della resistenza antifascista vengono sacrificati sull´altare dei nuovi equilibri geopolitici. Si pongono le basi per la nascita dello Stato di Israele in Palestina, costituendo di fatto i prodromi del conflitto col mondo arabo. Uno snodo decisivo che è indispensabile conoscere per comprendere il mondo di oggi.

"Brillante ricostruzione di quell´anno decisivo di vittoria e sconfitta, caos e umiliazione, che si concentra sulla gente, non sugli Stati. Di fronte a tanto orrore, rappresenta uno sforzo eccezionale di comprendere in profondità. Un libro superbo, scritto splendidamente." Fritz Stern

"Un racconto vivido e avvincente - frutto di approfondite ricerche, magnificamente costruito e scritto con eleganza - dell´anno cruciale del XX secolo, dei suoi orrori e delle sue speranze, delle sue illusioni e di quelle che furono le radici dei problemi di ieri e di oggi." Ian Kershaw
Ian Buruma è docente di Diritti umani e Giornalismo al Bard College, nello Stato di New Ÿork. Ha pubblicato numerosi reportage sulla New Ÿork Review of Books. È autore di diversi libri tra i quali Assassinio a Amsterdam (2007) e Occidentalismo (con Avishai Margalit, 2004).