I contributi raccolti in questo volume si propongono l'obiettivo dichiaratamente didattico di riannodare il filo di un discorso intorno alla concretezza degli oggetti, indirizzandolo agli studenti che possano dotarsi di un retroterra costitutivo per poi formarsi proprie visioni spregiudicate. In un ambito disciplinare dalle articolazioni divenute amplissime e costantemente mutevoli, il volume propone una ricognizione a più voci, senza alcuna pretesa di esaustività, attorno a specifici nuclei fondativi del discorso sul design, considerandoli insieme critici e emblematici non solo dell'originaria fase costitutiva della disciplina ma di molti orientamenti, letture, prospettive del dibattito attuale: da qui la selezione dei temi della forma, dell'uso, dell'identità degli oggetti, nonché della sostanza di cui sono fatti, intesa nel duplice senso di sostrato materico e di stratificazione storica. Nel solco della condivisione di una lunga esperienza di insegnamento universitario di fondamenti del progetto, gli autori propongono inoltre una riflessione innestata su alcuni di quei livelli del reale che appaiono tuttora aperti (e a loro volta critici) per l'agenda del design.