Quando la sorella gemella Olivia rimane vittima del terremoto dell'Aquila, Caterina deve reinventarsi madre per Marco rimasto semiorfano il cui padre vive a Roma e non ha tempo per lui. E allora tocca a Caterina e alla madre anziana trovare il modo di prendersi cura del ragazzo, strappando le energie necessarie al lutto che le schiaccia. Un romanzo che parla del dolore sordo e inesorabile di perdere una persona cara ma anche della possibilità di una rinascita che trova forza nei luoghi più inaspettati: rinascita di una città e rinascita della gioia di vivere.
Nata ad Arsita il 5 gennaio 1962 in provincia di Teramo, Donatella Di Pietrantonio è una delle scrittrici più amate della letteratura contemporanea italiana. Arriva alla scrittura non subito, infatti da Teramo si trasferisce dapprima a L’Aquila dove si laurea in Odontoiatria nel 1986 e successivamente a Penne, in provincia di Pescara, dove ha esercitato la professione di dentista pediatrico.
Il suo esordio va fatto risalire al 2011 quando pubblica il romanzo Mia madre è un fiume, ambientato nella terra natale. Questa caratteristica di