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Buchi bianchi. Dentro l'orizzonte

Carlo Rovelli
pubblicato da Adelphi

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«Non lo so se l'idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. E il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un'avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri, che pullulano nell'universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po' più in là...?» (l'autore)

Dettagli down

Generi Scienza e Tecnica » Astronomia, Spazio e Tempo » Cosmologia e Universo » Opere divulgative » Opere di divulgazione scientifica

Editore Adelphi

Collana Piccola biblioteca Adelphi

Formato Brossura

Pubblicato 03/03/2023

Pagine 144

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788845937538

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Buchi bianchi. Dentro l'orizzonte camillaia

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voto 5 su 5 Al fisico non basta avere una teoria ed accarezzarla, è la comunità scientifica che deve confrontarsi con le teorie infatti serve la conferma sperimentale. Hawking ha approfondito lo studio dei buchi neri e idealmente Rovelli prosegue il suo percorso innovando audacemente e rovesciando la prospettiva infatti se il buco nero ingloba la materia al suo interno, il buco bianco emette materia, informazione dunque. I buchi neri catturano la luce e la materia all'interno dell'orizzonte degli eventi. I buchi bianchi sono figli di quelli neri infatti "quando i buchi neri muoiono, diventano buchi bianchi" Il campo gravitazionale influenza gli oggetti celesti nel loro moto, e anche se i buchi neri non emettono luce è possibile "vederli", dedurre la loro presenza. I buchi bianchi sono ipotizzati in virtù della simmetria tipica delle leggi in fisica in riferimento al tempo. La relatività generale archivia il concetto di tempo assoluto e come conseguenza i quanti del campo gravitazionale abbandonano lo spazio e vanno ad abitare la dimensione in cui si relazionano tra loro. E' il campo gravitazionale il lascito indiretto della relatività è proprio la nascita della gravità quantistica a loop che si basa sul concetto di tempo relazionale. Siamo in uno spazio granulare e 'non continuo' occupato da quanti di dimensione 'finita': la meccanica quantistica è 'discreta' ma non nel senso che rispetta la privacy ma nel senso della fisica. Lo spazio fisico è un ricamo finissimo di quanti che sono socievoli infatti amano relazionarsi ma tra loro e in questo processo l'uno si avvicina agli altri: oltre che socievoli sono social. E' Roger Penrose a introdurre il concetto delle reti a spin nella matematica. Carlo Rovelli con Smolin e Ashtekar sviluppano la gravità quantistica a loop partendo dai Wilson loops e risolvono l'equazione della quantistica di Wheeler-de Witt e aprono la strada alla teoria della gravità quantistica a loop infatti lo spazio nell'ambito della gravità quantistica a loop viene rappresentato come un insieme di stati o reti quantistici ovvero da uno spin network. La dinamica da cui origina il buco nero non si esaurisce durante la formazione dello stesso ma prosegue anche oltre l'orizzonte degli eventi. E' all'interno del buco nero che l'energia raggiunge una densità massima da cui origina un meccanismo di rimbalzo ovvero un fenomeno familiare di quando una palla tocca terra solo che nel buco nero si avvia un processo per cui e la materia, la luce e le radiazioni fuoriescono: è in questo istante che si forma il buco bianco. I buchi neri sono state stelle che alla fine del loro ciclo di vita si sono 'contratte' in virtù della gravità: al suo interno vive lo spazio-tempo curvato, appunto, dalla gravità. Rovelli teorico della "gravità quantistica a loop" fa una ipotesi che è essa una singolarità: unifica la gravità con la quantistica pertanto lo spazio-tempo è quantizzato con la caratteristica di originare dei loop indivisibili  Appena il buco nero oltrepassa il 'luogo' dove non esiste né il tempo né lo spazio (è il nulla, viene da pensare) c'è un rimbalzo e cambia direzionalità ecco il buco bianco che travasa all'esterno la materia: è la cosiddetta stella di Planck: il rimbalzo, il buco bianco, fino a che tutto esce di nuovo. La gravità quantistica a loop introduce un cambio di paradigmi in relazione ai buchi neri infatti Rovelli ipotizza una temporalità che cambia direzione ovvero inizia una dinamica inversa per cui il buco nero diventa appunto bianco ed emette informazioni ovvero il buco bianco non trattiene alcunché ma al contrario espelle: è il rimbalzo quantistico.

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