«Non occorre la magia per trasformare il mondo. Dentro di noi abbiamo già tutto il potere che ci serve: il potere di immaginarlo migliore.» Quando J.K. Rowling è stata invitata a tenere il discorso per la cerimonia di laurea di Harvard, ha deciso di parlare di due temi che le stanno molto a cuore: i benefici del fallimento e l'importanza dell'immaginazione. Avere il coraggio di fallire, ha detto, è fondamentale per una buona vita, proprio come ogni altro traguardo considerato di successo. Immaginare se stessi al posto degli altri, soprattutto dei meno fortunati, è una capacità unica dell'essere umano e va coltivata a ogni costo. Raccontando la propria esperienza e ponendo domande provocatorie, J.K. Rowling spiega cosa significa per lei vivere una `buona vita'. Un piccolo libro pieno di saggezza, umanità e senso dell'umorismo, ricco di ispirazione per chiunque si trovi a un punto di svolta della sua esistenza. Per imparare a osare e ad aprirsi alle opportunità della vita.
La passione per la letteratura si manifesta fin da subito: a sei anni scrive la prima storia, dal titolo Rabbit, che narra di un coniglietto malato di morbillo. A dodici scrive un romanzo in cui i protagonisti si trovano alle prese con sette diamanti maledetti. Ed è in questi anni scolastici che incontrerà molte delle persone che ispireranno la caratterizzazione dei suoi più importanti personaggi della saga che l'ha consacrata alla letteratura: Harry Potter.