Film di montaggio sulle rivoluzioni del Novecento, con immagini di repertorio, il commento (con le voci di Enrico Maria Salerno, Sandra Milo, Tino Buazzelli) s'affida a un'ironia sarcastica in linea con gli umori anarchici e libertari del suo autore. Il tema polemico è molto forte: le rivoluzioni sono un bagno di sangue, mentre le promesse di cambiamenti sociali spesso restano incompiute. Non ci sentiamo di affermare che Tinto Brass è un autore di formazione marxista - come scrive Pino Farinotti nel suo "Dizionario dei Film" - perché le immagini che documentano gli orrori delle guerre non diventano il fondamento di un discorso ideologico. Tutt'altro. Brass si pone subito su posizioni di indipendenza e di evidente polemica nei confronti dei facili credo politici contemporanei. La sua tesi è di rottura, perché sfata il mito della rivoluzione socialista portatrice di benessere e di stabilità