Medico e chirurgo "di nazion bolognese", distillatore, alchimista, erborista, esperto di arti meccaniche, ingegnere navale, agronomo, bonificatore del territorio e ripopolatore di città, Leonardo Fioravanti fu un instancabile vagabondo. Piero Camporesi lo segue "caminare il mondo" alla ricerca dei segreti della natura, quando impara tecniche sconosciute, allorché distilla e sperimenta nuovi farmaci, mentre risale l'Italia del Cinquecento, dalla Sicilia a Napoli, dalla città dei Papi a Venezia, da Ferrara a Milano, o mentre naviga per il Mediterraneo: in gioventù sulle coste africane con la flotta di Carlo V, per poi spingersi, ormai anziano, verso la penisola iberica, curioso delle novità giunte dal Nuovo Mondo. Nella sua febbrile attività l'avventuroso Fioravanti imparò a riattaccar nasi a Tropea, salvò le truppe imperiali da una mortale epidemia prescrivendo una serie di bagni di mare, smascherò il trucco dei medici rivali che a Roma per ingannarlo avevano sostituito l'urina con l'aceto, bonificò Pola, offrì le sue mirabolanti invenzioni a Cosimo de' Medici e Alfonso d'Este... Fu abilissimo nel divulgare le proprie idee e diffondere la propria fama. All'ombra di San Marco seppe utilizzare al meglio le possibilità della stampa: scrivendo in italiano, in polemica con il latino degli accademici, affidò al nuovo straordinario mezzo scoperte, ricette e segreti, in libri dai quali "i lettori ne possino cavare qualche utilità", ma anche "dilettevoli da leggere", disseminati com'erano di novellette, aneddoti e filastrocche, oltre che di acute osservazioni sull'umana operosità, con notizie e particolari tecnici di primissima mano. Piero Camporesi ha tracciato il magistrale ritratto di un personaggio fantasioso e versatile, sullo sfondo della cultura, delle scienze e della politica rinascimentali. E ce lo restituisce in tutto il suo fascino, in un percorso biografico ricco di sorprese, denso di notizie e intuizioni, e soprattutto sorretto da una scrittura sapiente e di vigorosa suggestione.