"Carne di donna" è un'opera interessante per il suo stile e i contenuti provocatori, come si evince non solo dai forti echi bukowskiani (in questo caso molto più prepotenti ed espliciti rispetto alle precedenti opere dell'autore) ma anche dalla scelta tematica: un descrizione minuziosa, condotta con rigore "scientifico", dell'anatomia (non soltanto fisica) di donne, per lo più in vendita, raccontate con simpatia, affetto e, talvolta, amore. Anche in questo caso la scrittura è fluida, intrisa di immagini d'impatto e opulenta di figure retoriche ben articolate, che trovano un perfetto equilibrio nella cornice narrativa di una città decadente e popolata da personaggi borderline.