Un Casanova non più immorale, neanche però malinconico, tantomeno filosofo libertario o iperletterato, ma semplicente e accanitamente autobiografo, è quello che si aggira tra queste pagine. Dappertutto nel corso della monumentale "Histoire de ma vie", a partire dalla celeberrima fuga dai Piombi, spuntano le tracce di un immediato e febbrile smercio autobiografico dei fatti, che traduce in forma verbale ogni scampolo della vita, compresa la sua leggendaria pratica fisiologica.