La copertina del Catalogo è dedicata a Norberto, compianto Maestro del Primitivismo che ci conduce in un Medioevo magico con l'opera La Fontanella, olio su tavola del 1995. Ci parla di lui Giovanni Faccenda, consulente editoriale e fondamentale figura di riferimento dell'annuario. Sono trascorsi cento anni dalla morte di Umberto Boccioni, un gigante al quale l'arte del Novecento deve moltissimo. È Claudia Trafficante a ripercorrerne, con la consueta perizia, la vicenda artistica e umana (p. 29) mentre alle vicende di altri artisti, riconducibili al nuovo "espressionismo" italiano del secondo Novecento, ci riporta uno studioso come Mario Guderzo citando tra gli altri Birolli, Casorati, Semeghini, Tavella e sottolineando il contributo che l'Accademia Cignaroli di Verona ebbe nella formazione di quest'ultimo (p. 53). Formazione è anche quella per riconoscere i falsi e, in questo caso, interviene l'esperto Andrea De Liberis, che ci indica nella teoria dei "percorsi costruttivi" il processo per decidere se un'opera è autentica o meno (p. 77). Autentico e sempre più apprezzato è certamente il Premio Arte, giunto alla trentaduesima edizione: a pagina 81 i quaranta finalisti e i vincitori, suddivisi nelle quattro sezioni, pittura, scultura, grafica e fotografia.