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Cecità - José Saramago
Cecità - José Saramago

Cecità

José Saramago
pubblicato da Feltrinelli

Prezzo online:
12,00
Disponibilità immediata. la disponibilità è espressa in giorni lavorativi e fa riferimento ad un singolo pezzo
24 punti carta PAYBACK
Prodotto acquistabile con Carte Cultura e Carta Docente

In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani » Romanzi stranieri

Editore Feltrinelli

Collana Universale economica

Formato Tascabile

Pubblicato 25/02/2013

Pagine 288

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788807881572

Traduttore Rita Desti

7 recensioni dei lettori  media voto 5  su  5
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Cecità vincenza.pellegrino

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voto 5 su 5 Cecità di José Saramago è un capolavoro della letteratura contemporanea, un'opera che mescola magistralmente elementi di distopia, allegoria e critica sociale. Pubblicato nel 1995, il romanzo si è guadagnato una posizione di rilievo nella narrativa mondiale, grazie alla sua profonda riflessione sulla condizione umana e sulle fragilità delle strutture sociali. La storia si apre con un episodio improvviso e inquietante: un uomo, fermo al semaforo rosso, viene colpito da una cecità istantanea e inspiegabile. Questo evento isolato si trasforma rapidamente in un'epidemia che si diffonde in tutta la città, lasciando gli abitanti privi della vista. Quelli che cadono preda della cecità vengono internati in un ex manicomio, in condizioni di totale abbandono e degrado. L'unica persona immune a questa malattia è la moglie del medico, che diventa il punto di vista privilegiato del lettore, guidando un gruppo di ciechi attraverso un mondo ormai in preda al caos. Saramago utilizza uno stile unico, caratterizzato dall'assenza di segni di punteggiatura convenzionali e dalla struttura sintattica non tradizionale. Questo approccio conferisce al testo un ritmo incalzante e quasi ipnotico, immergendo il lettore nel flusso della coscienza dei personaggi e nell'atmosfera di crescente disorientamento. La mancanza di nomi propri per i personaggi e i luoghi contribuisce a creare una dimensione universale e allegorica, facendo della "cecità" una metafora della condizione umana. Al cuore di Cecità vi è una potente riflessione sulle dinamiche del potere e sulla vulnerabilità della società di fronte al collasso delle sue strutture. La cecità collettiva non è solo fisica, ma rappresenta anche una cecità morale e spirituale, un'incapacità di vedere l'altro come essere umano. Saramago esplora come, in assenza di ordine e di legge, le persone possano regredire a comportamenti primitivi, mossi dalla paura e dall'istinto di sopravvivenza. Tuttavia, il romanzo non è privo di speranza: attraverso il personaggio della moglie del medico, l'autore suggerisce che l'empatia, la solidarietà e la resilienza possano ancora esistere, anche nelle circostanze più disperate. Cecità è un'opera che lascia un'impronta indelebile nella mente del lettore. È un romanzo che sfida, provoca e, infine, invita a riflettere sulle fragili fondamenta su cui si reggono le nostre civiltà e sulla necessità di vedere oltre le apparenze per riscoprire la nostra umanità comune. La prosa di Saramago, con la sua carica emotiva e la sua profondità intellettuale, trasforma una narrazione apocalittica in una meditazione universale sulle tenebre e la luce che coesistono nell'animo umano. Un capolavoro che merita di essere letto e riletto, soprattutto in un'epoca come la nostra, in cui le crisi globali rendono più che mai attuale la riflessione proposta dall'autore.
Cecità librisenzagloria

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voto 5 su 5 Premio Nobel per la letteratura nel 1998, Josè Saramago è poeta, drammaturgo e giornalista portoghese. Come tutti i geni Saramago ha saputo anticipare i tempi. In Cecità (1995), come ben spoilera il titolo, l'umanità ha a che fare con un'epidemia che rende ciechi. Magistrale il primo capitolo in cui percepiamo la straordinarietà dell'evento quando colpisce un singolo individuo (il "paziente zero") in circostanze del tutto normali. Magistrale il secondo capitolo in cui seguiamo il diffondersi dell'epidemia che rimbalza da uomo comune a uomo comune. A tal proposito la maniera in cui il ministero tenti di controllare il bizzarro fenomeno negandone la diffusione ricorda la gestione del disastro di Chernobyl da parte del governo russo o dell'epidemia da COVID-19 da parte del governo cinese. Magistrali tutti gli altri capitoli. Il razionamento del cibo, l'assegnazione dei posti letto, la pulizia degli ambienti, il sotterramento dei cadaveri (sì, i militari fuori hanno il grilletto facile) sono problemi che crescono di portata insieme al crescente sovraffollamento degli spazi, quando ad esempio anche i contagiati (ancora vedenti) vengono reclusi insieme ai ciechi. Se c'è una cosa che c'era prima della cecità e che c'è anche dopo, è l'indifferenza verso il prossimo. La nuova società che si forma all'interno di questo labirinto razionale rappresentato dal manicomio (e manifestato in scrittura dalla macanza di interpunzione) riparte sì da zero, si fa beffa di ogni convenzione civile: si ritorna a uno stato precedente a quello della civiltà, dove domina la legge del più forte, quella dell'homo homini lupis. Questa è una forte critica alle strutture di potere contemporanee, e sembra che una forma di solidarietà sia possibile solo nella comunità femminile...
Cecità antoniobindi

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voto 3 su 5 La prosa di Saramago avvolge e respinge allo stesso tempo. A proposito della ferocia delle sue narrazioni, mi torna in mente la definizione di "ateo provvidenziale" che fu coniata per Sartre.
Cecità lambert83

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voto 5 su 5 Bellissimo, imperdibile
Cecità pierpaolo2304

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voto 5 su 5 E' il primo libro che ho letto di Saramago e onestamente non ero molto convinto di leggerlo, ma poi, fin dalle prime pagine, mi sono immerso subito. Mi ha fatto piacere notare come in questo libro, dove appunto si mette l' accento sulla cecità dell anima, alla fine tutti diventano ciechi e il potere non serve più a niente. Dunque potendo dare il mio parere dico che questo è un libro bellissimo, ricco di significati ma decisamente duro. Fa riflettere perchè nella sua apparente irrealtà potrebbe anche, per svariati motivi rivelarsi più reale che mai. Consigliato
Cecità trivia75

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voto 5 su 5 Tema originale trattato in modo eccellente sia sotto l'aspetto dello stile che della profondità. L'orrore del male collettivo trasforma, per effetto di necessità, la società portandola ad una morte rapida ed indecorosa. Il finale è ambiguo, comunque non del tutto tragico.
Cecità cfloris

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voto 5 su 5 Su Saramago si è già detto tutto, il suo modo di scrivere (la gestione "originale" dei dialoghi, le incursioni della voce narrante a puntualizzare, esternare opinioni, ad anticipare sviluppi) può creare in alcuni un ostacolo alla lettura, ma a me è proprio questo suo stile ad entusiasmare. Detto questo, e tornando al libro, stavolta la storia ha preso il sopravvento: un'analisi lucida e amara della natura umana e della società, senza sconti e senza consolazioni, un racconto che forse può avere più chiavi di lettura, sta al lettore trovare l'interpretazione che più gli si addice.
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